giovedì 25 aprile 2013

MARIA LUISA DE CIA - Il caso senza fine

Sembra sia ancora senza risposta il caso di Maria Luisa De Cia giovane ragazza che nel 1990
si era recata in una località di montagna della provincia di belluno per trascorrere le ferie estive assieme ai suoi parenti.

13 giorni dopo, alle 9 del mattino, era uscita di casa lasciando un bigliettino attraverso il quale avvisava di voler andare a fare una escursione in montagna, e difatti fu così: maria luisa preparò uno zainetto con dentro alcune pesche, dei succhi di frutta e un uovo sodo e con la sua fiat panda rossa si portò nei boschi di San Martino di Castrozza (TN).
Da quel momento di lei si persero completamente le tracce. Il pomeriggio successivo (il 17 agosto) fu ritrovata la sua auto e in un posto più distante fu ritrovata lei, morta ammazzata.
Maria luisa era stata aggredita e forse era stata minacciata per subìre una violenza.

Qualcuno la legò  e la "imbavagliò" con un nastro adesivo nero girato attorno alla bocca e dietro la nuca. La ragazza fu raggiunta da un colpo di pistola, sparato da un revolver modificato e lavorato artigianalmente in casa. Dalla tasca dell'assassino cadde anche una munizione dell'arma.

Il cadavere fu leggermente spostato.

L'indagine spaziò a 360 gradi, ci furono alcuni indagati, fu diffuso un identikit e furono scrupolosamente ricostruiti i giorni che la ragazza trascorse nel posto di vacanza. Prestando attenzione specialmente ad alcuni accadimenti strani, o apparentemente strani, che si erano verificati circa 24 ore prima del delitto (maria luisa aveva confidato al fidanzato di avere un problema di cui voleva parlargli; ricevette in casa una telefonata che affrontò in maniera sbrigativa, concludendola con la frase "possiamo sempre vederci"; la sua auto fu trovata a una distanza non ridotta dal posto in cui fu uccisa; alcuni testimoni dissero d'aver riconosciuto la fiat panda della vittima e di averla vista vicino ad un'altra auto che la seguiva, il 16 agosto mattina).
Fu stabilito che la ragazza poteva essere stata uccisa intorno alle 15:20 (a quell'ora fu avvertito un rumore particolare, come di uno sparo, da alcuni testimoni che si trovavano in zona).
l'inchiesta tuttavia non portò a nessun risultato e fu archiviata nel marzo 1993.

Due anni fa (2011), dopo 21 anni, il caso sembrava essere stato invece risolto, i nuovi investigatori hanno acquisito degli indizi importanti nei confronti di un imprenditore locale. All'epoca del delitto aveva 39 anni e possedeva una baita a poca distanza dal punto in cui fu uccisa Maria Luisa De cia. L'imprenditore conosceva la ragazza e aveva l'hobby della caccia e lavorava artigianalmente in casa le armi per modificarle.

Il materiale impiegato dall'assassino durante l'aggressione porta a lui.

Purtropp la procura di trento fu costretta nuovamente ad archiviare il caso, perchè, nonostante alcuni indizi importanti acquisiti nei confronti dell'imprenditore, non è possibile procedere nei suoi confronti per la mancanza di reperti del delitto sui quali effettuare la prova del DNA (i reperti furono distrutti).
L'imprenditore conosceva la vittima (è stato accertato) e forse la ragazza si riferiva a lui quando, parlando al telefono con il fidanzato il giorno prima del delitto, gli disse di avere un problema che la riguardava. Forse fu il sospettato a telefonarle in casa, quando maria luisa con tono sbrigativo disse "possiamo sempre vederci", programmando poi con lui l'escursione in montagna del 16 agosto.
Forse maria luisa aveva un appuntamento con lui lungo il percorso, fino ad un certo punto, si mossero con due auto poi con una sola.
L'imprenditore era molto somigliante, nel 1990, ad un identikit preparato all'epoca grazie a dei testimoni. Identikit che riguardava un tizio visto a bordo di un'auto che, il 16 agosto mattina, si era affiancata alla fiat panda rossa della vittima, seguendola successivamente. 

L'omicidio maturò quasi certamente per motivi passionali.

Una lunga storia senza risposta...



"MAI CREDERE ALLE COSE CHE SCRIVI...MAI SCRIVERE LE COSE IN CUI CREDI"


Cosi citava Miguel Ferrer nel film "The night flier" tratto da un racconto di Stephen King.

Quanto sono alterate le informazioni dei MEDIA rispetto allo stato reale dei fatti. Quanti avvenimenti che non trovano spiegazione non vengono pubblicati per non rischiare il banale o per nascondere particolari scomodi..

Benvenuti, in questo blog raccoglierò storie strane, storie  scomode, storie a cui nessuno ha trovato la soluzione

Perchè faccio questo...per provare a sfidare me stesso,  per sfidare la mia metodica ingegneristica e perchè son convinto che cè sempre una soluzione,...per questo inserirò le mie ipotesi personali nei fatti accaduti

Questa avventura è un hobby infatti oggi 25/04/2013 sono in relax sul tavolo in giardino, non so quanto riuscirò a essere costante, ma di certo tutto quello che vedrò interessante vi sarà documentato sempre in compagnia della mia digitale canon...

Raccontatemi anche le vostre esperienze .... dimenticavo se avete qualcosa di strano o irrisolto scrivetemi a nightstory83@gmail.com magari lo documenteremo nel modo più oggettivo possibile

Buona lettura...